Come supportare le difese immunitarie

 

Quando si parla di difese immunitarie basse ci si riferisce a una vera e propria patologia: la leucopenia, cioè la diminuzione di globuli bianchi nel sangue. Quest’ultimi svolgono un ruolo importantissimo, in quanto rappresentano la vera arma di difesa del nostro corpo contro gli agenti patogeni.

Il nostro sistema immunitario ha principalmente tre funzioni:

  • protegge il nostro organismo da patogeni esterni;
  • elimina le cellule ormai vecchie e i globuli rossi inutili;
  • rimuove le cellule tumorali.

Le reazioni immunitarie coinvolgono una complessa serie di eventi:

  • i fagociti, ad esempio, come i macrofagi, distruggono gli agenti patogeni attraverso il processo di fagocitosi;
  • i linfociti, invece, sono divisi in diverse linee, tra cui le cellule T, cellule B e natural killer, e riconoscono gli antigeni, producendo anticorpi per neutralizzarli. I natural killer, in particolare, sono cellule che hanno la capacità di distruggere direttamente le cellule infette o tumorali, giocando quindi un ruolo chiave nella difesa contro malattie autoimmuni e neoplasie;
  • le citochine sono molecole di segnalazione: coordinano le reazioni immunitarie, stimolando o sopprimendo l'attività delle cellule immunitarie e il loro equilibrio è fondamentale per la regolazione appropriata del sistema immunitario.

Per difenderci, il sistema immunitario ha, però, bisogno di diversi organi che si trovano in tutto il nostro corpo:

  • Organi Linfatici Primari, come i globuli bianchi;
  • Organi Linfatici Secondari, che intrappolano materiali dannosi, poi eliminati dai globuli rossi.

Questi sistemi lavorano insieme per proteggere la salute e il benessere del nostro organismo dai malanni di stagione o dalle infezioni. Ci sono diversi fattori che possono far abbassare le nostre difese immunitarie e si dividono in cause patologiche e non patologiche.

Le cause patologiche indeboliscono o distruggono i globuli bianchi e hanno origine da un’alterazione del sistema immunitario. Le cause non patologiche, invece, hanno spesso origine dallo stile di vita e le più comuni sono: stress, carenza di vitamina B12, particolari periodi della nostra vita, uso di antibiotici, freddo e cambio di stagione.

I sintomi delle difese immunitarie basse

Quando si hanno difese immunitarie basse ci sono alcuni sintomi che si manifestano più frequentemente e che, quindi, possono far accendere il campanello d'allarme. L'indebolimento del sistema immunitario, infatti, rende l'organismo più vulnerabile alle infezioni e agli attacchi di virus e batteri che possono portare i soggetti a soffrire spesso, per esempio, di sintomi simili a quelli dell'influenza, come il mal di gola, il raffreddore e la febbre.

Coloro che presentano difese immunitarie basse, inoltre, manifestano spesso alcuni segni più generali, tra i quali:

  • senso di debolezza e stanchezza;
  • dolori muscolari e mal di testa;
  • caduta dei capelli;
  • anemia;
  • pelle secca e disidratata.

Tutti questi segnali non sono riconosciuti come sintomi diretti dell'abbassamento delle difese immunitarie, ma possono essere definiti come disturbi associati a un sistema immunitario indebolito; questi, inoltre, possono variare da persona e persona e dipendere da una pluralità di fattori.

Per tale ragione, è fondamentale ricordare che questa sintomatologia può essere anche associata a condizioni mediche differenti e, quindi, è sempre necessario rivolgersi al proprio medico per ottenere una diagnosi accurata e avere un quadro complessivo del proprio stato di salute.

I globuli bianchi bassi e la leucopenia

Come abbiamo accennato, i globuli bianchi (o leucociti) sono componenti cruciali del sistema immunitario, responsabili della risposta difensiva del corpo contro malattie e infezioni.

La risposta immunitaria inizia con l'identificazione di un antigene, che può essere qualsiasi sostanza estranea o agente patogeno. Gli antigeni stimolano i meccanismi di difesa del nostro corpo, che coinvolgono diversi tipi di cellule e organi. Una prima linea di difesa contro agenti estranei e microrganismi è fornita, in realtà, già dalle cosiddette "barriere immunitarie", come le membrane mucose: le cellule dendritiche, che si trovano nelle mucose, giocano un ruolo chiave nel rilevare la presenza di potenziali minacce e stimolare una risposta immunitaria.

Si considerano bassi i livelli di globuli bianchi quando il loro numero nel sangue scende al di sotto di 4000/mcL (< 4 × 109/L): in questo caso, infatti, è probabile che si sia sviluppata una leucopenia.

La leucopenia, caratterizzata proprio dalla diminuzione del numero di globuli bianchi nel sangue, è una condizione che può compromettere la capacità del nostro organismo di difendersi contro agenti patogeni esterni.

I globuli bianchi, inclusi i macrofagi, le cellule dendritiche e i linfociti, vengono prodotti nel midollo osseo e svolgono un ruolo fondamentale nel riconoscere e distruggere gli agenti patogeni. Nel caso di una leucopenia, quindi, il grado di produzione di queste cellule può essere compromesso, indebolendo la capacità del corpo di difendersi.

Tale condizione può influenzare il funzionamento e il controllo del timo, un organo ghiandolare situato dietro lo sterno e coinvolto nella regolazione delle risposte immunitarie. In presenza di leucopenia, inoltre, i pazienti possono sperimentare una maggiore suscettibilità alle infezioni e alle allergie: gli eosinofili, i basofili e altri leucociti sono, infatti, coinvolti nelle reazioni allergiche e infiammatorie. La leucopenia può alterare la risposta a queste reazioni, causando una regolazione inadeguata del sistema immunitario.

Infine, anche la struttura e la funzione dei linfonodi, che si trovano lungo i vasi sanguigni, possono essere influenzate dalla leucopenia: il monitoraggio regolare e la gestione appropriata della leucopenia sono, quindi, cruciali per mantenere un sistema immunitario sano e funzionante.

Se si sospetta di soffrire di questa condizione, quindi, è fondamentale rivolgersi al medico. Quest'ultimo, a seguito di una specifica diagnosi, prescriverà trattamenti adeguati alla propria condizione, volti a ripristinare il benessere del paziente.

Come prevenire l’abbassamento delle difese immunitarie ed evitare i malanni di stagione

Come possiamo prevenire l’abbassamento delle nostre difese immunitarie? Ci sono piccoli accorgimenti che possiamo adottare:

  • combattendo lo stress;
  • adottando un’alimentazione corretta;
  • curando di più l’igiene personale.

Lo stress, infatti, non è un buon alleato del nostro sistema immunitario, perché può danneggiare il nostro organismo su molti fronti. Questo può alterare sensibilmente il numero e il tipo di globuli bianchi presenti nel sangue e nei tessuti e la quantità, ma soprattutto la qualità, delle sostanze difensive che producono, portando a un indebolimento complessivo delle capacità difensive dell’organismo. È stato, inoltre, dimostrato che lo stress cronico altera la flora batterica provocando l’attecchimento di specie patogene.

Lo stress, dunque, aumenta il rischio di contrarre malattie infettive come influenza e raffreddore ma porta anche ad alterazioni delle funzionalità dell’intestino (stipsi o diarrea), vaginiti da candida e vaginosi batteriche. Per questo motivo è importante riuscire a ritagliare un po’ di tempo per sé stessi in modo da recuperare il giusto equilibrio psico-fisico e circondarsi di persone allegre, positive e piacevoli.

Anche l'igiene personale è un fattore determinante, soprattutto nella prevenzione delle malattie stagionali. Lavarsi le mani frequentemente ed evitare di toccarsi il naso, la bocca e gli occhi con le mani non igienizzate è fondamentale per evitare il possibile contagio. Inoltre, si deve fare attenzione agli ambienti molto affollati e chiusi, come uffici, scuole e palestre, poiché è più facile contrarre malattie.

Fondamentale è dormire a sufficienza, almeno otto ore ogni notte. La carenza di sonno, infatti, porta a un abbassamento delle difese immunitarie, che può portare ad una maggiore tendenza ad ammalarsi.

Allo stesso modo, anche un’alimentazione impropria, un’elevata assunzione di antibiotici e la sedentarietà possono minare le nostre difese immunitarie; per questo motivo, è fondamentale tenere sotto controllo tutti questi fattori.

I rimedi alle difese immunitarie basse

Per tenere in salute il nostro sistema immunitario è importante avere uno stile di vita sano e seguire una dieta più corretta possibile. La protezione del nostro metabolismo dai malanni stagionali come raffreddore, tosse, febbre e influenza, proprio come quella di molte patologie cardiovascolari, degenerative e tumorali, passa anche dalla tavola.

Deve diventare una consuetudine seguire un’alimentazione corretta e consumare frequentemente frutta, verdura, cereali integrali e yogurt a cui magari associare l’assunzione di probiotici (fermenti lattici); è anche utile limitare il consumo di cibi grassi.

Per riuscire a soddisfare il nostro fabbisogno di minerali e vitamine utili sul piano delle difese immunitarie è necessario consumare preferibilmente cibi freschi, meglio se crudi o poco cotti. Frutta e verdura devono essere conservate intere e non sbucciate.

L’alimentazione autunnale e invernale, in particolare, deve essere ricca di carboidrati ma anche di proteine. Via libera dunque a legumi, verdure e latticini. Una bella spremuta d’arancia e limone, a colazione è un ottima soluzione per completare la colazione al mattino.

Utilissima è anche la frutta secca ricca di vitamina E, che aiuta le cellule a rispondere al meglio a un’infezione virale. La vitamina E, inoltre, contribuisce a diminuire anche i disturbi del sistema nervoso.

Alimenti importantissimi sono anche quelli ricchi di vitamina C come gli agrumi (arance, pompelmi, limoni), lo zenzero, i peperoni, i broccoli, le fragole, la lattuga, i cavoletti di Bruxelles, i kiwi e molti altri. Considerato che la vitamina C è un composto che si disperde facilmente nell’acqua e nell’aria, e che viene danneggiato dalle alte temperature, per assumerla in quantità adeguata è importante consumare gli alimenti che ne sono ricchi a crudo o dopo cotture brevi.

La vitamina C svolge, infatti, un ruolo fondamentale, accorciando di molto la durata dei malanni di stagione ma è anche una delle sostanze antiossidanti più efficaci e contrasta, quindi, la diffusione dei radicali liberi. La sua funzione non è solo quella antiossidante ma aiuta anche l’assorbimento del ferro, uno dei minerali fondamentale che costituisce emoglobina e mioglobina, le proteine che trasportano l’ossigeno nel corpo. Oltre al ferro, anche il selenio è un minerale importante per la difesa del nostro corpo: questo aiuta, infatti, il rafforzamento del nostro sistema immunitario.

Altri alimenti utilissimi a combattere i malanni di stagione sono:

  • il latte, che grazie all'apporto di proteine e calcio contribuisce a migliorare il sistema immunitario;
  • la carne rossa, ricca di proteine, vitamina B12, zinco e selenio, rinforza le difese immunitarie e favorisce la crescita cellulare;
  • il pesce (soprattutto quello azzurro, ricco di Omega 3 e 6), ricco di antiossidanti e proteine, è un valido aiuto per chi è già stato colpito dal raffreddore a rimettersi in forze;
  • l’olio d’oliva, ricco di antiossidanti e vitamina E, contrasta le aggressioni dei radicali liberi e svolge un'azione protettiva da virus e batteri.

Un’alimentazione corretta non aiuta solamente a proteggerci da attacchi esterni ma può aiutarci anche a prevenire patologie come il diabete, problemi di pressione sanguigna e di circolazione o problemi cardiovascolari e di colesterolo.

Per potenziare il nostro sistema immunitario, infine, è utile anche la pratica di attività fisica.
Molti studi hanno, infatti, dimostrato che lo sport migliora la funzione dei neutrofili, una componente cellulare dei globuli bianchi.

Oltre all’attività sportiva è importante anche il riposo, in quanto durante il sonno il corpo umano rielabora le proteine introdotte con la dieta. Chi non riposa abbastanza non riesce a utilizzare le proteine per questo scopo ed è quindi più soggetto alle infezioni.

In ogni caso, se si sospetta un sistema immunitario indebolito, è importante consultare un professionista sanitario: la diagnosi e il trattamento, infatti, dovrebbero sempre essere gestiti da un medico.

Integratori per le difese immunitarie

Un’alimentazione corretta è importante per ogni organismo vivente, perché il cibo permette di estrarre i nutrienti di cui ognuno di noi ha bisogno per rimanere in buona salute. Ogni tanto, però, si verificano delle carenze di micronutrienti che possono essere correlate ad un abbassamento delle difese immunitarie. In questi casi, integratori alimentari specificamente formulati possono contribuire a tenerle in buona salute.

Gli elementi che sicuramente aiutano di più nella difesa del nostro corpo sono alcune vitamine e alcuni minerali. Esempi fondamentali sono: la vitamina C, la vitamina D e lo zinco.

La vitamina C, grazie alla sua fortissima azione antiossidante contrasta la diffusione dei radicali liberi. Oltre alla sua azione antiossidante, la vitamina C aiuta le funzionalità di alcune cellule del sistema immunitario e agisce sulla prima linea di difesa, la nostra pelle, intervenendo nella sintesi del collagene e aiutando a mantenere integre pelle e mucose.

La vitamina D il nostro corpo è in grado di produrla solo se ci esponiamo al sole. Questa agisce sulla seconda linea di difesa, i fagociti, cellule del sistema immunitario in grado di “ingerire” agenti esterni proteggendoci dal loro attacco; è, infatti, in grado di migliorare la fagocitosi ed è quindi fondamentale per il corretto funzionamento dell'organismo.

Integratori alimentari a base di questi nutrienti rappresentano, quindi, un'ottima scelta per supportare le difese immunitarie.

Come supportare il sistema immunitario dei bambini

Quando l’inverno e le temperature basse si avvicinano le difese immunitarie basse potrebbero aiutare la proliferazione di virus e batteri portando, quindi, infezioni o infiammazioni alle vie respiratorie ma anche all’apparato intestinale, soprattutto nei più piccoli. Bambini e neonati, infatti, sono particolarmente sensibili ai problemi connessi a un sistema immunitario compromesso.

Il sistema immunitario dei neonati, infatti, non è completamente sviluppato e in questo aiuta molto l’allattamento al seno che fornisce al bambino una buona quantità di anticorpi.
In seguito, il sistema immunitario dovrà imparare a riconoscere e a difendersi autonomamente da malattie e infezioni virali.

In questa fase, molto important6e nella crescita del bambino, bisognerebbe evitare anche l’uso smodato di antibiotici , quando non strettamente necessario, che limitano lo sviluppo delle difese immunitarie. Il sistema immunitario e gli anticorpi hanno, infatti, una memoria immunitaria che permette loro di riconoscere l’antigene che li aggredisce, da cui si difendono con la creazione di linfociti, cellule deputate all’immunità acquisita. Quando è il medico a prescriverci gli antibiotici, questi andranno sempre associati all’assunzione di fermenti lattici che ci aiuteranno a proteggere la nostra flora intestinale.

Nonostante questo, quando i bambini frequentano luoghi affollati si ammalano lo stesso, ma ci sono dei piccoli accorgimenti che possiamo adottare.

Prima di tutto bisogna insegnargli a lavarsi frequentemente le mani: quest'azione, infatti, riduce del 60% il rischio di contrarre una malattia.

Come per gli adulti, inoltre, anche nel bambino la dieta può fare la differenza, quindi a tavola non devono mai mancare le vitamine e i minerali contenuti nella frutta e nella verdura di stagione.

Fondamentale è anche un'adeguata quantità di sonno e un corretto riposo: un bambino in età scolare deve dormire almeno 10 ore ogni notte.

In generale, comunque, è importante supportare il proprio sistema immunitario durante tutto l’anno e non solo nel periodo invernale, per garantire al nostro organismo la scorta di micronutrienti utili al suo corretto funzionamento.